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giovedì 30 luglio 2009

SlaveCraft

Slave Craft (SlaveCraft, roadmaps for Erotic Servitude. Principle, skills and tools by a grateful slave with Guy Baldwin, M .S, ed Dedalus; lo trovate su amazon.com) è scritto da uno schiavo americano ed è stata una delle miei prime letture per capire e conoscere a fondo la mia natura e accettare il ruolo da slave nella vita di tutti i giorni.
Il libro inizia parlando della "chiamata alla schiavitù" intensa come il momento in cui sentiamo di avere certi desideri, certe fantasie e iniziamo a domandarci cosa sono e da dove vengono; il tutto per me è iniziato leggendo una serie di racconti erotici aventi il tema della dominazione e in quel momento è scattata una molla dentro di me e ho cercato informazioni sul BDSM per capire meglio me stessa e le mie fantasie; ho iniziato a conoscere Master ma dentro di me sapevo che quello di cui avevo bisogno non erano degli incontri estemporanei ma una vera e propria relazione, ho scoperto quindi il 24/7.
Passano i mesi e dentro di me avevo la voglia e la paura di provare, fino a quando mi sono imbattuta nel film Secretary, e la fiamma che bruciava lenta dentro di me si è trasformata in un fuoco ardente.
Ho finalmente incontrato Master Woland e con Lui è iniziato il mio cammino, con Lui ho imparato sulla mia pella quanto è dura la strada che una schiva deve percorrere, quanto è difficile lasciarsi andare a sottostare completamente alla Sua volontà.
Grazie alla lettura di questo libro ho imparato ad avere la consapevolezza del mio essere slave e ho interiorizzato i 4 Principi che sono alla base della schiavitù.

1- Principio di Identità.
Questo principio che può sembrare di primo acchito semplice e scontato per me non lo è stato affatto, soprattuto nell'ultimo periodo quando gli eventi della vita mi hanno fatto dimenticare chi ero nella realtà; io non sono una schiava qualsiasi ma sono la schiava che Lui vuole che io sia, io sono quello che Lui mi chiede di essere perché gli appartengo. In teoria è facile in pratica non troppo. Ufficialmente potrei essere definita la Sua fidanzata nonostante il BDSM sia il nostro modo di vivere; questo mi ha portato ad avere una confusione nella testa dimenticando che i nostri ruoli all'interno della nostra relazione sono ben definiti; per superare l'impasse ho utilizzato il diario dove poter scrivere tutti i miei pensieri , le mie riflessioni, i miei sentimenti ed emozioni allo scopo di analizzarli assieme a Master Woland.
Un altro strumento utile è stato il dialogo interiore con la mia schiva interiore:
-Chi sei? Sono una schiava -Che cosa fai? servo Master Woland
Questo semplice dialogo mi ha aiutato a porre l'attenzione sul Padrone e a focalizzarmi solo ed esclusivamente sui Suoi desideri.

2- Principio di Obbedienza

L'obbedenzia è il principio cardine su cui si fonda la relazione tra Master e schiava, per me è come un atto di fede nei Suoi confronti. Una schiava si definisce tale solo quando accetta dentro di sé questo principio, solo quando l'atto di fede diventa parte intrinseca del suo agire e tutto ruota attorno a ciò che il Padrone dice. L'autore sostiene che "obbedienza ci protegge definisce ciò che è giusto e sbaglio", delinea la strada che la schiava deve percorrere. E' importante perché rinforzate e sostiene la nostra identità come slave in quanto tale. Nel momento in cui uno accetto di appartenere e quindi di servire il proprio padrone, accetta implicitamente questo principio e lo attua nella vita quotidiana.
Vi farò un esempio, forse banale, ma non sempre è così scontato. Una sera ero a casa di Master Woland e lui mi chiede di preparaGli la pasta con il tonno, io di solo la faccio con il pomodoro e il tonno e un pizzico di prezzemolo, ma lui mi da un 'indicazione precisa "la voglio senza pomodoro, condita con tonno burro e formaggio", rimango perplessa ma eseguo l'ordine perché così che a Lui piace! Anche se per me il tonno e il burro e il formaggio non ci azzeccano per nulla ho fatto quello che Lui mi ha chiesto, perché Lui desidera così.
L'obbedienza porta cose un altro aspetto i protocolli ovvero una serie di regole e di compiti che devo assolvere in quanto Sua schiava. I protocolli ci dicono cosa e come lo dobbiamo fare.
3- Principio di Trasparenza
Il principio di trasparenza mi ha insegnato a guardare a fondo e condividere con Master Woland tutti i miei pensieri, le mie paure le miei gioie perché nel momento in cui sono sincera e onesta con me stessa permetto a Master Woland di entrare nel mio mondo interno e gli cedo il controllo completamente.
Master Woland mi ha aiutato molto chiedendomi di scrivere un diario, alcune volte lo leggeva e basta altre volte veniva commentato ma a poco a poco ho imparato a confidarGli tutti senza lo strumento del diario.
Avere la consapevolezza di ciò che si sente permette di preparsi alle lotte interiori che una schiava è chiamata a superare, ognuno di noi avrà le sue ma prima o poi bisogna affrontarle e superare i limiti che abbiamo non solo fisici ma anche mentale, e una volta superati questi limiti il livello di consapevolezza della propria appertenenza è totale.
4- Principio di Umiltà.
Il principio di umiltà mi ha insegnato una cosa importante: NON ESISTE LA SCHIAVA PERFETTA! Ognuno di noi è orgoglioso delle proprie capacità e più o meno tutti noi abbiamo una certa autostima. Master Woland mi ha insegnato ad avere fiducia nelle mie capacità perché l'errore più grosso che facevo era quello di non riconoscere che avevo fatto bene una cosa anche quando Lui mi diceva il contrario perché nella mia testa tutto doveva essere fatto alla perfezione.
una volta Lui mi disse "se avessi voluto una schiava perfetta avrei preso un robot!"
Cosa c'entra tutto questo con l'umiltà? l'errore che ho commesso era quello di pretendere di sapere che cosa era giusto per Master Woland, mi spiego: se Lui dice che il servizio che ho svolto era fatto bene vuol dire che a Lui sta bene così e io devo accettare il Suo Pensiero.
Umiltà significa riconoscere che il Padrone è sempre un gradino più su di noi che è bene diversa dalle pratiche di umiliazione che ad alcuni piacciono, Master Woland non ha mai svilito la mia persona ma ha sempre cercato di rafforzare i miei punti deboli.
Ci sono tanti modi per "esercitarsi" ad avere un animo umile, alcuni Master chiedono di tenere lo sguardo basso mentre si parla al Padrone, altri ancora camminano leggermente più indietro rispetto al Master per comunicare "io sono la schiava/schiavo di questo Uomo", io invece davanti alla gente servo da bere prima a Lui e poi a me, proprio per comunicare la mia appartenenza a Master Woland


Grassetto

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