Subscribe Twitter Facebook

giovedì 29 aprile 2010

Bagno Rilassante


Ieri sera Master Woland mi ha commissionato il bagno rissante...
E' stata una bella esperienza perchè non mi ero mai sperimentata in questo tipo di servizio.
Ho acceso il brucia essenze e ho mischiato le mie essenze preferite fiori d'arancio e lavanda, che servono per dare equilibrio energetico e rilassare. Nel bagno ho accesso le candele profumate intorno alla vasca.
Quando Master Woland è entrato in casa l'ho accolto solo con una camicia trasperente nera, l'ho aiutato a spogliarsi, prima di immergersi nell'acqua.
L'acqua era tiepida, ho aggiunto un po' di olio da bagno rilassante ai fiori d'arancio e qualche goccia di olio essenziale alla lavanda per richiamare il profumo che si stava diffondendo nell'aria.
Il Padrone si è immerso nella vasca da bagno, e mi ha chiesto di entrare con Lui per poterlo lavare... come se fossi una Geisha...
Finito il bagno, l'ho aiutato a mettersi l'accapatoio e l'ho asciugato....

Il Padrone era contento e rilasatto!

Se volete provare potete usare gli oli essenziali che più vi piacciono o che piacciono di più al vostro Padrone...

mercoledì 28 aprile 2010

La Schivitù Interiore (IE)




L’Internal Enslavement (IE) è un insieme d’idee riguardanti la proprietà della schiava che si sono sviluppate nella sottocultura del rapporto M/s per rispondere alla necessità di definire o meglio delineare che cos’è la schiavitù consensuale.

La definizione di schiavo nell’IE è per certi aspetti letterale “Colui che è di proprietà di, e che è interamente soggetto ad un altro soggetto, sia per la cattura, acquisto o la nascita; un servo completamente spogliato libertà e dei diritti personali”; ciò non significa che la persona smette di essere tale ma significa che sceglie di perdere la propria libertà e di donarla al proprio Master; a questo scopo proprio per evitare situazioni pericolosi, il Master deve creare intorno alla schiavo un ambiente emotivamente sicuro, in cui in legame tra Master e slave diventa così forte che la schiava non può decidere di interrompere il rapporto perché sceglie di perdere questo diritto proprio in quanto schiava.

Il processo dell’IE richiede da parte del Master comprensione delle emozioni e della storia affettiva -emotiva della schiava e la visione che lei ha del rapporto e di quello che sta accadendo nel processo di schiavitù; Il Master NON opera alcuna forma di ricatto emotivo ma entra nel mondo interno della schiava per comprenderla e guidarla verso il processo di IE o come io amo chiamarlo il Percorso di Schiavitù.

Il Master comprende profondamente la propria schiava attraverso l’Ascolto e il dialogo, stimolando la slave a parlare di ciò che prova momento per momento per poterla condurre a superare i propri confini interni, le proprie paure ma cosa molto più importante ad affidarsi totalmente a Lui in un clima di fiducia e di sicurezza. Questo rapporto ha lo scopo di nutrire lo schiavo e quindi di promuovere la sua crescita, stimolandone la creatività, le relazioni con la famiglia e gli amici ma prevedendo anche momenti di riposo e di relax per non minare il benessere psicologico e fisico della schiava.

L’Internal Enslavement avviene quando una schiava ha interiorizzato internamente la sua schiavitù, proprio perché questo processo avviene all’interno non solo attraverso le pratiche formali come l’assunzione della posizione da schiava; giorno dopo giorno la schiava sente di appartenere al suo Master, cede ogni giorno un pezzetto della sua libertà personale fino ad arrivare al punto cui non esistono più limiti se non quelli scelti dal Master, fino a sentirsi totalmente e completamente Sua.

L’IE non è una forma di plagio o di lavaggio del cervello, la schiava deve sempre essere tratta con rispetto e non deve correre rischi, deve potersi affidare al proprio Master perché sa che Lui si prenderà cura di lei e non le farà correre rischi fisici e psicologici.

E’ un processo lungo che avviene nel tempo, non basta dire sei la mia schiava per ottenere un IE, al contrario il Master deve entrare nel mondo della Sua slave per poterla nutrire e farla crescere come un meraviglioso bonsai….


lunedì 19 aprile 2010

Il riccio, il bruco e la farfalla


Ancora non so dovrò andrò finire perchè mi è venuta un insensata voglia di scrivere, di buttare giù quello che mi passa per il cervello.. di solito non promette bene anche se parto con un'idea generale che inesorabilmente finisce per essere stravolta dal mio flusso di coscienza (ebbene si una schiava ha una coscienza!)
Questa sera, ho visto il film "Il riccio", ovviamente ho letto anche il libro ma questo taccuino non vuole assumere i soliti colori banali e scontati che tanto piacciono alla massa, quindi non mi addentrerò nell'eterno dibattito il-libro-è-meglio-del-film.
Io credo di vivere nell'anonimato, le persone più disattente quando mi vedono assieme a Master Woland pensano che siamo una coppia normale, che si ama, magari un po' strana perchè lei gli apre la porta del ristorante, gli versa l'acqua da bere ogni volta che il bicchiere si svuota... ma rimaniamo pur sempre una coppia; per anni ho passato la mia vita a nascondere tutti i miei talenti, le mie passioni, le mie paure più intime per non farmi ferire dagli altri con il risultato che la mia fama di essere asociale è cresciuta a dismisura. Mi consideravo libera, libera di non appartenere nessuno e di non essere schiava di quello che tutti noi riconosciamo come amore..
E poi?
E poi cosa è successo?
E poi cosa è successo a quel animaletto selvaggio che osserva nel suo angolino le persone che gli passano daventi a suoi occhi mentre la sua vita scorre lentamente con una melodia tristemente vuota di sottofondo?
E poi ho incontratto Master Woland... Non so dove ho sentito che dopo una grande dolore siamo ricompensati con L'amore, che arriva prepotentemente come un urgano portandosi via tutte le tue credenze, tutte le tue certezze lasciandoti desolata come un paessagio spoglio della sua vita precedente.
Dapprima ti accorgi di essere vivo e guardi il mondo con occhi diversi con un insolita curiosità, cerchi si sfuggire alla tua nuova natura, cerchi di scappare come hai sempre fatto quando il gioco inizia ad assumere toni viapinti di vicinanza emotiva e di nudità integrale fino a quando un giorno ti svegli con la consapevoleza che non puoi più fare a meno di apparternere a Lui; inizi ad arrenderti ormai stanca di combattare le tue battaglie interiori e il guscio, la corazza che ti sei costruita per proteggerti da te e dagli altri lentamente si sgretola; il bozzolo, dentro il quale hai nascosto tutti i tuoi tesori, si schiude e finalmente liberi le tue ali da farfalla per volare accanto a Lui.

venerdì 16 aprile 2010

Alla ricerca della perfezione


Alla ricerca della perfezione
ovvero come scontrarsi con la nostra anima di suocere petulanti!



In questo ultimo periodo, frequentando una comunity, ho conosciuto molti amici e amiche slave; dalle nostre chiacchierate virtuali è nato un bel confronto tra la schiava che vorrei essere e la schiava che Lui vuole che io sia. Molto spesso capita che ci lasciamo predere da quella vocina interiore che dice: "non sarò mai una schiava perfetta come le altre", non rendendoci conto che quella vocina interiore ci sta limitando nella nostra crescita e diventiamo petulanti, lamentose con noi stesse e nella relazione; non riusciamo a vedere mai i piccoli progressi quotidiani e ci lasciamo prendere dalla voglia di strafare anche quando non è davvero necessario... vorremmo fare il servizio al tavolo in maniera impeccabile come se fossimo vere cameriere di un ristorante, vorremmo cucinare quel piatto come quel famoso chef e anche quando il Master ci dice che è andato tutto bene, ecco che la nostra vocina ci dice "sta mentendo, lo dice per non ferirci"; così quando poi il Padrone è davvero stanco dei continui piagnistei e non è contento del nostro comportamento ecco che scatta il senso di colpa e rimaniamo a rimuginare sui nostri "peccati" e non cogliamo l'opportunità di crescita.
Durante la settimana cerco sempre di meditare su quanto è accaduto e riflettere sul mio cammino, cerco di focalizzarmi sul Padrone e di ralleggrarmi per tutti i bei momenti passati assieme, e di fare un bilancio su ciò che è andato bene e ciò che andato male allo scopo di poter migliorare le mie pecche. Tutto questo non lo faccio per diventare una slave perfetta ma lo faccio per rederLo felice e servirlo con il massimo impegno e se poi qualcosa andrà storto non avrà importanza se Master Woland è soddisfatto di me!
Ogni cosa che faccio cerco di farla per donarGli gioia e paicere e non per ricevere complimenti e setirmi dire che sono stata brava poichè il mio scopo principale è quello di servirLo e darGli piacere...

saskewatch of Woland
Related Posts with Thumbnails
 
Powered by Blogger